venerdì 12 luglio 2019

La famosa regola del 4% - Analisi di una delle regole più utilizzate per la creazione di una rendita passiva

Obiettivo principale del nostro portale dividendi.org è condividere la lunga strada verso l'indipendenza finanziaria, attraverso l'investimento in diversi portafogli di titoli internazionali a dividendo, potenzialmente in grado di generare una rendita passiva crescente nel tempo. In questo contesto, riporto una recente analisi pubblicata dal portale investopedia.com sulla regola del 4%, una delle più importanti regole utilizzate nella pianificazione finanziaria per l'età pensionistica.

La famosa regola del 4% afferma che tu puoi ritirare ogni anno il 4% del tuo portafoglio durante l'età pensionistica per mantenere una vita comoda. Questa semplice regola è stata creata utilizzando dati storici su rendimenti azionari e obbligazionari su un lungo periodo di 50 anni.

Che cosa rappresenta la regola del quattro percento? La regola del 4% è una regola empirica utilizzata nella pianificazione finanziaria per determinare quanto un pensionato potrebbe prelevare ogni anno dal suo patrimonio per vivere con la rendita prodotta. Questa regola cerca di fornire un flusso di reddito costante al pensionato, mantenendo nello stesso tempo un saldo residuo del patrimonio che permetta di conservare il livello del reddito con il passare degli anni. Gli esperti considerano sicuro un tasso di prelievo del 4%, in quanto i prelievi consistono principalmente da interessi e dividendi generati dal portafoglio. La regola del 4% aiuta i pianificatori finanziari e i pensionati a fissare un tasso di prelievo annuo congruo dal proprio portafoglio. L'aspettativa di vita gioca un ruolo importante nel determinare se questo tasso sarà sostenibile nel tempo, poiché i pensionati che vivono più a lungo hanno bisogno che i loro portafogli durino nel tempo, considerato che le spese annuali da sostenere potrebbero aumentare con l'avanzare della età.

La regola del 4% è stata creata utilizzando i dati storici sui rendimenti azionari e obbligazionari nell'arco dei 50 anni dal 1926 al 1976. Prima degli inizi degli anni '90, gli esperti ritenevano che un 5% fosse un importo sicuro che i pensionati potevano ritirare ogni anno. Scettico sul fatto che tale importo fosse sufficiente, nel 1994 il consulente finanziario William Bengen ha condotto uno studio esauriente dei rendimenti storici ,concentrandosi maggiormente sulle gravi flessioni del mercato degli anni '30 e dei primi anni '70. Bengen ha concluso la sua analisi affermando che, anche durante mercati più difficili, non esisteva alcun caso storico in cui un prelievo annuo del quattro per cento esaurisse un capitale destinato al pensionamento in meno di 33 anni.

Mentre alcuni pensionati che utilizzano la regola del 4% preferiscono mantenere costante nel tempo il loro tasso di prelievo, è stato dimostrato che la regola consente ai pensionati di aumentare il prelievo annuo, per tenere il passo con l' inflazione. I possibili modi per adeguarsi all'inflazione prevedono in alternativa di considerare una rivalutazione annuale del prelievo pari 2% all'anno fisso, che è il tasso di inflazione obiettivo fissato dalle principali Banche Centrali, oppure calcolare l'adeguamento dei prelievi in ​​base ai tassi di inflazione effettivi. Il primo metodo fornisce aumenti costanti e prevedibili, mentre il secondo metodo si abbina in modo più efficace al reddito e ai cambiamenti del costo della vita.

Esistono diversi scenari in cui la regola del 4% potrebbe non funzionare per un pensionato. Una persona il cui portafoglio presenta investimenti a rischio più elevato rispetto ai fondi comuni e alle obbligazioni, dovrebbe essere più prudente quando preleva denaro dal portafoglio, in particolare durante i primi anni di pensionamento. Una crisi di mercato grave o protratta nel tempo potrebbe erodere il valore di un patrimonio a rischio superiore molto più rapidamente di quanto possa fare con un portafoglio di pensionamento più tradizionale. Inoltre, secondo le analisi storiche la regola del 4% non funziona a meno che un pensionato non rimanga fedele ad essa anno dopo anno. Violare la regola anche per un solo anno, per concedersi il lusso di un acquisto importante, può avere gravi conseguenze lungo la strada, poiché questo riduce il capitale, che influisce direttamente sull'interesse composto da cui il pensionato dipende per la sostenibilità del reddito.

In realtà, la regola del 4% sembra essere abbastanza conservativa. Secondo il consulente finanziario Michael Kitces , la regola è stato testata per tenere conto delle peggiori situazioni economiche, come il 1929, e ha retto bene anche per coloro che si sono ritirati durante le due più recenti crisi finanziarie del 2000 e del 2008. "Il pensionato del 2000 è semplicemente in linea con il pensionato del 1929, mentre il pensionato del 2008, anche se ha iniziato i prelievi all'inizio della crisi finanziaria globale, sta già facendo molto meglio di qualsiasi scenario storico. Kitces afferma: "In altre parole, anche se il crollo tecnologico del 2000 e soprattutto la crisi finanziaria globale del 2008 sono stati molto pesanti, non sono stati comunque scenari in grado di compromettere la validità della regola del 4%. La sicurezza rimane un elemento chiave per i pensionati, e coloro che seguono la regola in periodi di calma economica potrebbero trovarsi con grandi quantità di denaro nel tempo, considerato che in generale un tasso di prelievo del 4% è un rapporto abbastanza modesto rispetto al rendimento medio storico a lungo termine di quasi l' 8% generato da un portafoglio bilanciato (60/40)! "

Anche noi ci ispiriamo a questa regola nella creazione dei nostri portafogli. In particolare, il portafoglio TOP ANALISTI, raggruppa in un unico modello le aziende più raccomandate da un paniere selezionato tra gli analisti e broker internazionali che hanno ottenuto nel tempo i guadagni più consistenti. Dal 2009 ad oggi, TOP ANALISTI ha messo a segno una performance complessiva pari a +269,7%, contro +209,8% dell'indice S&P500 nello stesso periodo. In sintesi, il portafoglio ha generato un guadagno superiore di ben 50 punti percentuali rispetto al mercato. Il tutto, con un turnover basso. Molte società sono presenti nel modello da diversi anni senza interruzioni e generalmente vendiamo un titolo solo quando i livelli di prezzo raggiungono i target prefissati dagli analisti. Il denominatore comune di tutti i titoli inseriti nel modello è il pagamento di dividendi regolari! Tutte le società che fanno parte del TOP ANALISTI sono caratterizzate da lunghi track record di crescite di utili e dividendi. Grazie a queste caratteristiche, Morningstar attribuisce al nostro portafoglio un rating elevato pari a quattro stelle. Composto attualmente da oltre 60 società internazionali quotate sul Nyse e sul Nasdaq, Top Analisti si è trasformato nel corso degli anni in una vera macchina da reddito, con oltre 250 cedole accreditate ogni anno ai partecipanti e un dividendo incassato in quasi ogni giorno lavorativo dell’anno. Grazie a questi flussi di entrate, dal 2010 ad oggi i dividendi che abbiamo incassato per il portafoglio Top Analisti hanno contribuito per il 43% della performance complessiva, confermando l'importanza della componente cedole per i risultati di lungo termine. Dal 2010 la rendita complessiva generata dal nostro portafoglio è cresciuta di +94%, senza apporti di nuova liquidità e reinvestendo esclusivamente i dividendi percepiti. L'aumento della rendita ha evidenziato un andamento costante, con crescite stabili indipendentemente dalle oscillazioni di breve termine degli indici azionari. Dopo questi incrementi, il nostro rendimento è attestato ora al 8,1% annuo calcolato sui prezzi di acquisto (yield on cost), e al 3,6% sulle attuali quotazioni di borsa.

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