Le società caratterizzate da crescite pluriennali dei dividendi, sono state uno degli asset più efficaci per battere l'inflazione generando contestualmente performance superiori nel lungo termine, anche nei periodi di maggiore volatilità.
I mercati azionari statunitensi hanno chiuso in ribasso la scorsa settimana, con l'indice S&P500 in calo del 4%, dopo il discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha ribadito la linea dura della banca centrale sulla lotta all'inflazione, osservando che la stretta monetaria della Fed causerà "qualche dolore".Powell ha dichiarato che tenere sotto controllo l'impennata dei prezzi richiederà probabilmente il mantenimento di una posizione politica restrittiva per qualche tempo. Questa politica di tassi di interesse più elevati farà scendere l'inflazione, ma potrebbe causare una crescita economica più lenta e condizioni del mercato del lavoro più deboli, che "porteranno anche un po' di dolore alle famiglie e alle imprese". Tuttavia, Powell ha sostenuto che il fallimento della Fed nel ripristinare la stabilità dei prezzi "provocherebbe un dolore molto più grande ". In questo contesto, il nostro portafoglio Top Dividend, ha confermato la sua capacità difensiva, con una flessione settimanale pari alla metà rispetto all'indice, e con un progresso complessivo di +1% dal mese scorso. Al primo posto per guadagno troviamo ancora una volta Chevron Corp (CVX) con un aumento di +12,4% nelle ultime quattro settimane, grazie ai continui rialzi dei prezzi dell'energia, che portano la crescita del titolo a +41% da inizio anno. Nonostante il progresso manteniamo Chevron in portafoglio con un rating HOLD per benficiare del buon momento del comparto. Tra i titoli più deboli del mese troviamo il leader mondiale nel settore degli utensili, con una flessione del 18,1% dal nostro inserimento in portafoglio. Nonostante la debolezza in borsa, questo campione dei dividendi, con ben 56 anni consecutivi di crescita, risulta sottovalutato e offre forti potenziali di crescita per i prossimi anni. Manteniamo pertanto un rating BUY e la società si conferma come titolo caldo anche per questo mese.
Di seguito alcune notizie sui titoli presenti attualmente nei portafogli:
L'analista Chris Graja di Argus Research ha mantenuto un rating Buy su Walmart (WMT), con un obiettivo di prezzo di 160 dollari, pari a +15,6%
L'analista Elvira Scotto di RBC Capital ha mantenuto un rating Buy su Energy Transfer (ET), con un obiettivo di prezzo di 16 dollari, pari a +35,4%
L'analista Colin Bristow di UBS ha mantenuto un rating Buy su Pfizer (PFE), con un obiettivo di prezzo di 59 dollari, pari a +23,1%
L'analista Steven Lichtman di Oppenheimer ha mantenuto un rating Buy su Medtronic (MDT), con un obiettivo di prezzo di 106 dollari, pari a +15%
Dopo l'aggiornamento di martedì scorso del portafoglio Top Analisti, il report di oggi è interamente dedicato al portafoglio Top Dividend, il nostro modello composto in maniera costante da dieci società internazionali leader per dividendo. Il nuovo portafoglio aggiornato ad oggi conferma rendimenti elevati, con un dividendo medio pari a 4,6% annuo, contro 1,6% dell'indice S&P500, con un massimo di 7,8% annuo per la società con il maggiore dividendo, ad un minimo di 2,8% annuo per la società con il minore dividendo. Questo portafoglio, si propone di generare una rendita crescente, investendo in un paniere di aziende caratterizzate da lunghi track record di aumenti dei dividendi, con un minimo di almeno 25 anni consecutivi di crescite. Su un totale di oltre 8.000 aziende quotate a Wall Street, solamente 130 società superano attualmente questo importante parametro di selezione. In sintesi, meno di 2 aziende su 100 sono state capaci di aumentare i dividendi ogni anno, indipendentemente dall'andamento dei cicli economici, numerose recessioni e fasi di debolezza. I dividendi sono denaro contante che le società distribuiscono ogni trimestre ai propri azionisti. Per mantenere trend di aumenti costanti, sono necessari bilanci solidi, supportati da business consolidati e lunghi track record di crescite di utili e ricavi. Senza questi requisiti fondamentali, risulta difficile per le società sostenere aumenti delle distribuzioni per periodi più prolungati, e di fatto la crescita del dividendo costituisce un indicatore di solidità finanziaria di una impresa. Di conseguenza, questa ristretta elite di titoli, ha premiato gli investitori con performance superiori e una volatilità più contenuta rispetto agli indici di borsa. All'interno di questo gruppo, Top Dividend seleziona solamente quelle società con i dividendi più elevati, con una revisione mensile della composizione. Attualmente, i dieci titoli del portafoglio, superano ampiamente il parametro di almeno 25 anni di aumenti dei dividendi, con una media di 44 anni consecutivi di incrementi.
Portafoglio Top Dividend - Performance da inizio anno
Dal primo gennaio ad oggi, il portafoglio ha confermato la forte capacità difensiva dei titoli a crescita dei dividendi, segnando un progresso, pari a +0,8% (+14,9% calcolato in euro) contro un ribasso di -14,9% per l'indice S&P500. In termini monetari, il portafoglio è passato da 86.635 dollari di inizio anno, a 87.304 dollari di venerdì scorso, con un aumento di 668 dollari, e incassi di 1.533 dollari (netti da ritenute) derivanti dai dividendi percepiti.
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Su queste basi, proseguiamo con la nostra metodologia, basata sui dividendi e sui fondamentali, con una rigida selezione di un ristretto numero di società internazionali sottovalutate, caratterizzate da business consolidati e crescite pluriennali di utili e ricavi, potenzialmente capaci di generare rendite superiori nel lungo termine, con qualsiasi andamento di mercato. L'investimento in società a crescite dei dividendi è una maratona, che genera risultati superiori negli anni, sfruttando il potente effetto dell'interesse composto. Albert Einstein definiva l'interesse composto come l'ottava meraviglia del mondo, affermando: “Chi lo capisce guadagna, chi non lo capisce paga”. Con un rendimento del 15% anno, un capitale raddoppia ogni cinque anni e quadruplica ogni dieci anni, creando quello che molti definiscono come l'effetto palla di neve. Se prendiamo una piccola palla di neve (dividendi) e la facciamo rotolare giù da una montagna, questa accumulerà progressivamente altra neve diventando sempre più grande fino ad assumere dimensioni enormi (effetto composto).
Top Dividend è un potente e semplice strumento che permette di costruire una elevata rendita passiva, abbinata a potenziali capital gain nel medio lungo termine. Top Dividend è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca, in grado di identificare un ristretto gruppo di società, caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e fondamentali a sconto rispetto al mercato, con una revisione mensile della composizione. In aggiunta al requisito di dividendo elevato, per appartenere al portafoglio Top Dividend, le società candidate devono superare un ulteriore rigido parametro di selezione: avere mantenuto un track record di almeno 25 anni consecutivi di crescite dei dividendi, a garanzia della sicurezza e stabilità delle rendite distribuite dal modello. Questo ulteriore criterio conferma il profilo di elevata qualità delle aziende selezionate. Storicamente, le aziende con lunghi track record di aumenti dei dividendi, (dividend growth) hanno sistematicamente ottenuto performance superiori al mercato con una minore volatilità, e hanno dimostrato una maggiore capacità di attraversare indenni anche le fasi più difficili dei mercati, come recessioni economiche, crisi politiche, guerre locali e regionali, gravi attentati e shock petroliferi, che si sono alternate di frequente in questi ultimi decenni nel mondo.
L'importanza dei dividendi nel lungo termine e analisi storiche
La nostra strategia di selezione è indirizzata all'investimento in un paniere ristretto di società leader, caratterizzate da quotazioni a sconto e da lunghi track record di crescite dei dividendi, reinvestendo con costanza le cedole incassate e sfruttando il questo modo il potente effetto leva derivante dall'interesse composto. Secondo uno studio realizzato da Hartford Funds e Morningstar, che prende in considerazione 51 anni di borsa Usa (dal 1960 al 2021), un capitale di 10.000 dollari investito nel 1960 sui titoli a dividendo dell'indice S&P500, si è trasformato a fine 2021 in un importo pari a 4.949.663 dollari, considerando il reinvestimento dei dividendi, contro 795.823 dollari senza i dividendi, confermando come nel lungo termine gran parte della ricchezza accumulata sia stata generata proprio dai dividendi, spostando in secondo piano i soli capital gain.
Performance e dividendi dal 1871 ad oggi
Considerando l'intero periodo storico del mercato azionario Usa, e analizzando le performance secolari, notiamo che più si allunga l'orizzonte temporale e più i dividendi acquistano maggiore importanza nella determinazione della performance complessiva. Dal gennaio 1871 ad oggi la performance della borsa Usa è stata pari al 4,5% annuo composto senza considerare i dividendi e del 9,1% annuo composto calcolando il reinvestimento dei dividendi. Il potente effetto leva generato dell'interesse composto (effetto palla di neve) ha amplificato in maniera esponenziale i guadagni. Un solo dollaro investito sull'indice della borsa Usa nel 1871 è diventato oggi 861 dollari senza considerare i dividendi e ben 553.418 dollari reinvestendo i dividendi! (fonte dqydi.net)
Anche rettificando i dati per gli effetti dell'inflazione, i risultati storici restano elevati. Un dollaro investito sull'indice della borsa Usa nel 1871 vale oggi 36 dollari in termini reali senza considerare i dividendi e ben 23.657 dollari reinvestendo i dividendi, con un rendimento pari al 7% annuo composto al netto dell'inflazione!
In sintesi, i dividendi sono stati la maggiore componente per la performance complessiva dei mercati azionari nel lungo termine. Con una redditività elevata, e una media di oltre 40 cedole distribuite ogni anno ai partecipanti, Top Dividend si propone di ottenere un mix di dividendi e performance superiori nel corso di un intero ciclo di mercato. Vediamo ora nel dettaglio il nuovo portafoglio Top Dividend per il mese in corso.
Dividendo 4,6% - I dieci titoli del nuovo portafoglio Top Dividend
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Come si evidenzia, la tabella sopra contiene diversi indicatori fondamentali, per permettere ai nostri abbonati di effettuare ulteriori analisi e approfondimenti. Vediamo nel dettaglio i principali parametri fondamentali del portafoglio Top Dividend.
Dividendo %: La nuova selezione dei dieci titoli conferma rendimenti elevati, con un dividendo medio pari a 4,6% annuo, contro 1,7% dell'indice S&P500, con un massimo di 7,8% annuo per la società con il maggiore dividendo, ad un minimo di 2,8% annuo per la società con il minore dividendo.