La settimana appena trascorsa ha continuato a macinare record per i principali mercati azionari internazionali, con l'indice S&P500 che ha chiuso venerdì scorso a quota 4.185,47 punti, segnando un nuovo massimo storico, sulla scia delle forti crescite previste per gli utili delle società nei prossimi trimestri. In questo contesto, ben 15 titoli del nostro portafoglio Top Analisti hanno messo a segno rialzi settimanali di oltre il 2%. Al primo posto per incremento troviamo la società farmaceutica Pfizer (PFE), con un progresso di +5,38%, nelle ultime cinque sedute, sulla scia del boom dei ricavi previsti dai vaccini per il Covid 19. Al secondo posto, con un guadagno settimanale di +5,25%, troviamo il leader mondiale nella produzione di aghi e siringhe, inserita nuovamente in portafoglio nel report di martedì scorso, con una tempistica precisa che ci ha permesso di acquistare prima del rialzo di breve termine.
A questi livelli, l'indice S&P500 risulta sopravvalutato di circa il 36% rispetto alle medie storiche, con un price earning pari a 42,61 volte gli utili, contro una media storica di 15,92 volte. Per ritrovare una valore così elevato bisogna tornare alla bolla dei titoli tecnologici del 2000, che aveva poi generato una significativa correzione del mercato.
S&P500 - Price earning storico dal 1871 ad oggi
A questo proposito gli analisti si attendono una crescita più modesta per l'indice S&P500 nel futuro, con un rendimento medio atteso pari a solo 4,3% annuo per i prossimi 5 anni, e 7,9% annuo per i prossimi 30 anni. A questo proposito, Charlie Munger, principale partner di Warren Buffett nella Berkshire Hathaway, recentemente ha messo in guardia sulla possibilità che si verifichi un "lost decade" ovvero un prossimo decennio di performance molto basse per i mercati azionari. In questo contesto, i Dividend Aristocrats, ovvero quel ristretto numero di società con almeno 25 anni di crescite dei dividendi, dovrebbero generare performance superiori, con un guadagno previsto pari al 10,6% annuo. Come abbiamo già più volte segnalato, più che di mercato azionario, sarebbe corretto parlare di "mercato di azioni", nel senso che anche in un mercato sopravvalutato come quello attuale esistono sempre delle occasioni a sconto, caratterizzate da crescite elevate e potenziali superiori per il futuro, indipendentemente dall'andamento volatile dei mercati azionari nel breve termine. La nuova azienda di oggi risponde a questi parametri e rappresenta secondo gli analisti una opportunità a rendita elevata, capace di produrre flussi di reddito superiori abbinati a potenziali capital gain per i prossimi anni. Vediamo ora nel dettaglio le variazioni da apportare ai nostri tre modelli di portafoglio, inclusi nell’abbonamento di Secondo Livello da 19,99 euro mensili sottoscrivibile con carta di credito o bonifico bancario online.
Portafoglio Top Analisti
Descrizione portafoglio Top Analisti: Questo particolare portafoglio è attualmente uno dei più replicati dai nostri abbonati, e racchiude in un unico modello le raccomandazioni di un pannello di alcuni tra i maggiori analisti e Guru internazionali, presenti nelle migliori classifiche di reddito e performance. Composto attualmente da oltre 60 società internazionali quotate sul Nyse e sul Nasdaq, Top Analisti si è trasformato nel corso degli anni in una vera macchina da reddito, con oltre 250 cedole accreditate ogni anno ai partecipanti e un dividendo incassato in quasi ogni giorno lavorativo dell’anno. Nel file PDF relativo al portafoglio, aggiornato ogni settimana e scaricabile ad inizio report, è indicata la percentuale investita su ogni titolo. In questo modo, ciascun abbonato può replicare il portafoglio con precisione, con importi superiori o inferiori a quelli indicati, semplicemente aumentando o diminuendo le singole quantità da acquistare per ogni titolo con la stessa proporzione suggerita nel modello.
Fondamentali portafoglio Top Analisti: Sulla base delle ultime chiusure di borsa, il portafoglio presenta un dividendo medio atteso pari al 3% annuo. Il price earning medio del portafoglio è pari a 18,8 volte gli utili attesi per il prossimo anno (Forward P/E). Il Pay Out medio è pari allo 0,8. Il Pay Out indica la percentuale dell’utile annuo destinata agli azionisti come dividendo. In generale, preferiamo società che mantengono livelli di Pay Out più contenuti, a garanzia di ulteriori incrementi delle cedole anche per il futuro. Attualmente il portafoglio presenta una rischiosità inferiore al mercato, con un Beta pari a 0,9. Il Beta è una misura del rischio di una azione e misura la variazione attesa del rendimento del titolo per ogni variazione di un punto percentuale del rendimento di mercato. Una azione con un Beta superiore a 1 tende ad amplificare i movimenti di mercato (il titolo è più rischioso del mercato). Al contrario, una azione con Beta compreso tra 0 e 1 tende a muoversi nella stessa direzione del mercato (il titolo è meno rischioso del mercato).
Potenziale portafoglio Top Analisti a 6-12 mesi: +7,5% (4,5% target medio analisti +3,0% dividendo medio) secondo le valutazioni medie di 11 analisti internazionali, con un rating medio dei titoli pari a BUY (2), in una scala da 1 Strong Buy a 5 Sell.
Movimenti di oggi per il portafoglio Top Analisti:
Vendite: PASSA AL LIVELLO 2
Nuovi acquisti: PASSA AL LIVELLO 2. Segue analisi dettagliata del titolo.
Dividendo 4,8% e forte sconto in borsa per un aristocratico dei dividendi nel settore biofarmaceutico
Principali motivazioni di acquisto: La nuova società di cui parliamo oggi è presente nel nostro portafoglio Top Analisti dal 2013, con una performance record di +136% sui nostri prezzi medi di carico. Nonostante i brillanti risultati, il titolo risulta ancora sottovalutato e interessante per ulteriori acquisti, con i maggiori analisti internazionali che assegnano un rating STRONG BUY e forti potenziali di crescita degli utili e dividendi per i prossimi anni. A conferma delle valutazioni interessanti, Warren Buffett, il leggendario Guru di Wall Street famoso per le sue performance record in borsa, ha acquistato negli ultimi mesi oltre 25 milioni di azioni di questa azienda, con un investimento di 2,7 miliardi di dollari. In aggiunta, in una fase di mercato vicina ai massimi storici, il settore farmaceutico risulta più difensivo, con i consumatori meno propensi a modificare il consumo di farmaci durante le varie fasi dei cicli economici. I timori per la possibile concorrenza da parte dei farmaci generici, e la scadenza imminente dei brevetti su alcuni prodotti chiave della società, hanno indebolito il titolo negli ultimi anni, con le quotazioni attuali ancora attestate ad un livello inferiore del 12% rispetto ai massimi di febbraio 2018. Nonostante questi aspetti, la società resta una delle più interessanti del settore in prospettiva futura e diversi analisti da noi monitorati assegnano potenziali elevati e crescite di utili superiori al comparto per i prossimi anni.
Descrizione del business: Nata come realtà autonoma in seguito ad uno spinoff, questa società con oltre 47.000 dipendenti opera in 170 paesi del mondo nel settore biofarmaceutico, e produce una vasta gamma di farmaci di ultima generazione, in grado di aiutare le persone a gestire alcune delle più gravi malattie, quali artrite reumatoide, epatite C, psoriasi, morbo di Crohn, Alzheimer e Parkinson, patologie quali immunologia, oncologia, malattie renali croniche e salute delle donne.
Trend storico degli utili e previsioni: Negli ultimi 5 anni la società ha incrementato gli utili ad un tasso record pari a +21,9% annuo. Per i prossimi 5 anni gli analisti confermano il trend e stimano una crescita annua composta degli utili pari al 11% annuo.
Trend del dividendo: La società ha pagato dividendi senza interruzioni dal 1924 ad oggi, ed ha incrementato la cedola per 48 anni consecutivi. Dalla data dello spinoff il dividendo è quasi triplicato, con un incremento di +293% in 8 anni. Alle attuali quotazioni il rendimento è pari ad un ricco 4,8% annuo. Negli ultimi anni, il dividendo si è mosso da un minimo del 2,4% nei periodi di maggiore sopravvalutazione, ad un massimo del 4,5% nei periodi di maggiore sottovalutazione del titolo. Il dividendo attuale, pari al 4,8% annuo, indica un forte sconto del titolo in borsa. Per tornare in area di sopravvalutazione il titolo dovrebbe più che raddoppiare dai valori attuali.
Multipli di borsa: Il price earning attuale del titolo è pari a sole 7,7 volte gli utili attesi per il 2021, uno dei livelli più bassi tra tutti i big del settore farmaceutico. La capitalizzazione attuale è pari a 190 miliardi, con un rapporto prezzo/ricavi pari a 4,1 volte.
Performance in borsa: Considerando il reinvestimento dei dividendi incassati, dal 1 gennaio 2013, il titolo vanta una performance complessiva record pari a +335%, contro +235% dell'indice S&P500, ed è attualmente una delle posizioni più rilevanti del modello come incidenza percentuale.