martedì 10 marzo 2020

Dieci società internazionali a forte sconto - Dividendo 11% e potenziali al 40% dai minimi di questi giorni


Dopo le ampie correzioni di queste ultime settimane, pubblichiamo il nuovo aggiornamento mensile del nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto da dieci società Usa selezionate con particolari criteri di ricerca e revisione tra quelle con i dividendi più elevati.

In questi ultimi giorni di emergenza globale coronavirus, che hanno provocato forti flessioni su tutti i mercati azionari internazionali, vale la pena di ricordare una delle più famose definizioni sulla borsa, scritta nel lontano 1965 da Benjamin Graham, considerato a ragione come uno dei massimi esperti della storia a Wall Street. Grande maestro e amico per una vita di Warren Buffett, Graham affermava:
"Il mercato è come un pendolo, che oscilla continuamente tra un ottimismo insostenibile (che rende le azioni troppo costose) e un pessimismo ingiustificato (che le rende troppo economiche). L'investitore intelligente è un realista che vende azioni agli ottimisti e acquista azioni dai pessimisti".

Mai come in questi ultimi giorni questa importante definizione risulta di grande attività. Osservando il grafico sotto (fonte CNN), "il pendolo" viene rappresentato da un indice denominato Fear & Greed, ovvero indice della paura e avidità, aggiornato a venerdì scorso, e realizzato in base a sette importanti indicatori del sentiment degli investitori. Come possiamo notare, il pendolo si è spostato ora sul livello 6 rosso, in un'area definita come "estrema paura". Solamente un mese fa, l'indicatore era attestato sul livello 60 verde, nell'area esattamente opposta, in una zona definita come "avidità", evidenziando un completo ribaltamento dello stato d'animo degli investitori in soli 30 giorni. Secondo le definizioni di Graham, ci troviamo ora in una fase estrema di forte paura, e dovremmo quindi acquistare azioni a piene mani dai pessimisti, che stanno vendendo a qualsiasi prezzo.

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Queste valutazioni sono confermate dai rating più recenti attribuiti dagli analisti alle società che fanno attualmente parte dei nostri portafogli. In particolare, sulle 64 aziende leader che compongono il modello Top Analisti, ben 8 aziende ricevono attualmente da Morningstar il rating massimo di cinque stelle (fortemente sottovalutate) e ulteriori 22 aziende mantengono un rating di quattro stelle (sottovalutate). In sintesi, quasi la metà dei titoli in portafoglio offrono ora un rating BUY, dopo le rapide flessioni di questi ultimi 20 giorni. Anche se in assoluto si tratta di valori scontati come non si registavano da diversi anni, nel giorno dei minimi assoluti del 9 marzo del 2009, che chiudeva la grande crisi del 2008-2009, quasi tutti i titoli del nostro portafoglio si trovavano in area di acquisto, il che non esclude in assoluto che l'attuale fase di ribasso possa ulteriormente amplificarsi nelle prossime settimane, testando ulteriori nuovi minimi relativi. Vista in prospettiva storica, una correzione era sicuramente dovuta per assorbire parzialmente gli effetti di uno dei più lunghi mercati azionari al rialzo, che ha portato l'indice S&P500 dal minimo di 676,53 del 9 marzo 2009 a 3.386,15, con un guadagno di +400,51% in quasi 11 anni, a cui si aggiungono tutti i dividendi incassati nel periodo. Mentre le oscillazioni di queste ultime sedute possono disorientare, i dividendi mantengono al contrario una grande stabilità e in molti casi anche ulteriori crescite. E' il caso ad esempio di Coca Cola, quotata sul Nyse con simbolo KO, presente nel nostro portafoglio senza interruzioni dal 21 luglio 2017 con una performance di +118,6%. Nonostante il titolo sia diminuito in borsa di -8,1% dai suoi massimi storici del 21 febbraio 2020, proprio in questi giorni Coca Cola ha annunciato l'ennesimo aumento del dividendo, con una cedola trimestrale di 0,41 dollari per azione, pari ad un incremento di +2,5% dal precedente dividendo di 0,40 dollari per azione. La cedola sarà pagabile il prossimo 1 aprile, agli azionisti che detengono il titolo al 13 marzo (data ex cedola). Dopo questo aumento Coca Cola vanta ora un track record di 58 anni consecutivi di incrementi del dividendo. Una crescita ininterrotta dal 1962 ad oggi, nonostante gli innumerevoli e gravi eventi negativi come, recessioni, guerre, attentati, e crisi petrolifere avvenute in questo lungo periodo storico. Su queste basi, manteniamo una visione di lungo periodo, concentrando le nostre preferenze per società leader, con forti potenziali di apprezzamento e quotazioni scontate, capaci di generare rendite crescenti anno dopo anno, indipendentemente dalle condizioni di mercato di breve termine. Tra cinque o dieci anni, quando il coronavirus sarà soltanto un ricordo storico, ci ricorderemo della fase di ribasso del 2020 come una delle opportunità interessanti di accumulo su alcune delle migliori aziende mondiali acquistate in svendita, in una fase di forte pessimismo.

In questo contesto, dopo l'aggiornamento di martedì scorso, che includeva l'analisi dei modelli Top Analisti ed ETF Italia, l'edizione di oggi è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone di dieci titoli quotati a Wall Street caratterizzati da dividendi più elevati e superiori alla media di mercato. In seguito alle flessioni dei prezzi di queste ultime settimane, Top Dividend ha messo a segno un sensibile miglioramento del rendimento da dividendo, passando dal 9,3% di gennaio al 11% annuo della rilevazione di oggi. Si tratta del livello massimo degli ultimi anni e sensibilmente superiore rispetto al 2% medio dell'indice S&P500, che raggruppa le 500 aziende maggiormente capitalizzate negli Stati Uniti. Il risultato è ancora più evidente, considerato che sette aziende tra le dieci che compongono il portafoglio di oggi appartengono proprio al paniere S&P500, confermando la vocazione ad alto rendimento del modello. Complessivamente, nove dei dieci titoli che compongono il modello distribuiscono un dividendo con cadenza trimestrale, e un titolo con cadenza mensile, per complessivi 48 incassi annuali previsti. Obiettivo primario del portafoglio Top Dividend è quello di massimizzare la rendita da dividendi, investendo in un ristretto numero di società quotate a Wall Street con le cedole distribuite più elevate. Come si evidenzia dalla tabella riepilogativa del portafoglio pubblicata più avanti nel report, Top Dividend offre un potenziale complessivo a 12 mesi pari a +48%, tra dividendi previsti e potenziali capital gain (11% dividendo medio annuo +37% target medio analisti). Contestualmente, il rapporto prezzo utili (price earning) dei dieci titoli che compongono il portafoglio è attestato a sole 10,8 volte gli utili previsti per l'anno in corso, un livello sensibilmente inferiore rispetto alle 16,8 volte dell'indice S&P500, confermando una sottovalutazione del modello rispetto al mercato.

Questo portafoglio, partito nel settembre di 20 anni fa, ha messo a segno una performance complessiva record, pari a +773%, contro +194% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo, confermando l'efficacia delle strategie a dividendo nel lungo termine, in un intero ciclo di mercato. Top Dividend è un potente strumento che permette di beneficiare di una elevata rendita passiva, abbinata a potenziali capital gain di medio termine. Top Dividend è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e fondamentali a sconto rispetto al mercato.

Approfittando delle valutazioni interessanti, proseguiamo nella nostra strategia indirizzata all'investimento in società caratterizzate da lunghi track record di crescite dei dividendi, reinvestendo con costanza le cedole incassate, e sfruttando il questo modo il potente effetto leva derivante dall'interesse composto. Secondo uno studio realizzato da Morningstar, che prende in considerazione 56 anni di borsa Usa (dal 1960 al 2016), un capitale di 10.000 dollari investito nel 1960 sui titoli a dividendo dell'indice S&P500, si è trasformato a fine 2016 in un importo pari a 2.120.940 dollari, considerando il reinvestimento dei dividendi, contro 385.273 dollari senza i dividendi (vedi grafico sotto), confermando come nel lungo termine gran parte della ricchezza accumulata sia stata generata proprio dai dividendi, spostando in secondo piano i soli capital gain.

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Considerando l'intero periodo storico del mercato azionario Usa, e analizzando le performance secolari, notiamo che i dividendi acquistano ancora maggiore importanza nella determinazione delle performance complessive. Dal gennaio 1871 ad oggi la performance della borsa Usa è stata pari al 4,4% annuo composto senza considerare i dividendi e del 9% annuo composto calcolando il reinvestimento dei dividendi. Il potente effetto leva generato dell'interesse composto amplifica in maniera esponenziale i risultati. In numeri assoluti questo significa una performance pari a +66.637% senza dividendi e +39.134.376% con i dividendi! (vedi tabella sotto (fonte dqydi.net

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In sintesi, i dividendi sono stati la maggiore componente per la performance complessiva dei mercati azionari nel lungo termine.

Dogs Of The Dow - La base di partenza della nostra strategia operativa

Sulla base delle analisi storiche che evidenziano l'effettiva importanza dei dividendi, il nostro portafoglio Top Dividend è nato nel 2000 da una evoluzione e rivisitazione di "The Dogs of The Dow", una popolare strategia di Michael O'Higgins. Creata nel 1991, questa tecnica si propone di selezionare i dieci titoli del Dow Jones Industrial con il dividend yield più elevato mantenendoli in portafoglio per un anno intero senza modifiche. Higgins nei suoi studi aveva notato che in un orizzonte di medio termine i titoli selezionati mediante questa metodologia ottenevano costantemente performance superiori al mercato. Complessivamente, dal 2000 ad oggi la strategia dei Dogs of The Dow ha messo a segno un rendimento annuo composto pari a +9,5%, contro una performance dell’indice Dow Jones pari a +7,7% annuo nel periodo.

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source: money-zine.com

Portafoglio Top Dividend - Affinamento della metodologia di selezione

Dopo aver analizzato i risultati conseguiti dalla strategia dei Dogs, ci eravamo chiesti se fosse stato possibile migliorare ulteriormente le performance con opportuni adattamenti della tecnica. Dopo diversi test, analisi e simulazioni di backtest, abbiamo quindi creato un portafoglio potenzialmente in grado di sfruttare in maniera più efficace la strategia di Higgins. Affinando la metodologia dei Dogs, il Top Dividend seleziona i dieci titoli ad alto dividendo muovendosi non solo all’interno delle società a maggiore capitalizzazione, ma esplorando anche il ricco mondo delle Small Cap, tendenzialmente più performanti nel medio lungo termine ed attuando una revisione mensile (anziché annuale) dei titoli presenti in portafoglio. Applicando questi parametri, negli ultimi 18 anni siamo riusciti a migliorare ulteriormente le performance rispetto al modello iniziale. Partendo da queste considerazioni, presentiamo il nuovo portafoglio Top Dividend, che raggruppa i dieci titoli del listino Usa con i dividendi più elevati, da acquistare oggi e validi per i prossimi 30 giorni. Le performance di lungo termine ottenute da questo modello negli anni confermano la validità e l’importanza delle cedole. Si tratta di una strategia potente e facile da seguire, caratterizzata da pochi trading mensili (in media tra due e tre compravendite al mese), che sta raccogliendo attenzioni crescenti da parte dei nostri abbonati, che utilizzano il Top Dividend assieme ad altri investimenti per incrementare le entrate mensili. I dieci nuovi titoli che abbiamo selezionato per il report di oggi offrono complessivamente livelli cedolari elevati, con un rendimento medio annuo pari al 11% ed un price earning medio pari a 10,8 volte, rispetto ai multipli offerti dall’indice S&P500, che presenta dividendi a 2%, ed un price earning a 16,8 volte. 

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Secondo i dati di Back Test, dalla partenza di settembre 2000 ad oggi, il portafoglio ha messo a segno un rendimento pari al 11,9% annuo composto, contro una performance dell'indice S&P500 pari al 6,2% annuo nello stesso periodo. Il rendimento cumulativo del modello è stato pari a +773%, contro +194% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo. In sintesi, il nostro pacchetto di dieci titoli ad alto dividendo ha ottenuto negli anni una performance complessiva superiore di oltre quattro volte rispetto alla borsa. Dalla partenza, un capitale di 12.000 dollari investito in parti uguali nei dieci titoli del Top Dividend, è diventato ad oggi 106.701 dollari, contro 38.989 dollari ottenuti dall’indice S&P500 nello stesso periodo. Con una redditività elevata, e una media di oltre 40 cedole annue distribuite ai partecipanti, Top Dividend si propone di ottenere un mix di dividendi e performance superiori nel corso di un intero ciclo di mercato. Vediamo ora nel dettaglio il nuovo portafoglio Top Dividend per il mese in corso.

Dividendo 11% - I dieci titoli del portafoglio Top Dividend
(per visualizzare tutti i nomi dei titoli PASSA AL LIVELLO 2)

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Come si evidenzia dalla tabella, la nuova selezione dei dieci titoli conferma rendimenti elevati, con un dividendo medio pari a 11% annuo. La tabella, contiene diversi indicatori fondamentali, per permettere ai nostri abbonati di effettuare ulteriori analisi e approfondimenti. La tabella include i principali multipli per ciascun titolo, tra cui l’indicatore Beta a 60 mesi. Il Beta è il coefficiente che misura il comportamento di un singolo titolo rispetto al mercato, ovvero la variazione che un titolo assume storicamente rispetto alle variazioni del mercato. Un Beta maggiore di uno evidenzia oscillazioni di un titolo superiori al mercato, mentre un Beta inferiore ad uno mostra movimenti del titolo inferiori alle variazioni del mercato. Attualmente il Beta medio del portafoglio è pari a 0,9 con una rischiosità inferiore rispetto al mercato. Questa indicatore si aggiunge a due ulteriori colonne di analisi che riportano per ciascun titolo il target medio a 12 mesi rilevato dagli analisti e il potenziale di guadagno in termini percentuali. In aggiunta ai target, i nostri lettori possono consultare altri indicatori fondamentali presenti nella tabella, come il price earning, i giudizi dei broker e la percentuale di Pay Out relativa al dividendo. Il Pay Out indica la percentuale dell’utile annuo destinata agli azionisti come dividendo.

Obiettivo di crescita a 12 mesi: +48% (potenziale 37% + 11% dividendi). Per calcolare il potenziale di crescita del portafoglio abbiamo considerato il target medio assegnato ai dieci titoli dai principali broker e analisti internazionali per i prossimi 6-12 mesi, visibili nella tabella mensile. Secondo questi parametri, Top Dividend offre complessivamente un potenziale di crescita a 12 mesi escluso dividendi pari a +37% dai livelli attuali. Sommando i dividendi previsti, pari ad un ulteriore 11% annuo, il rendimento obiettivo sale a +48%. I target potenziali degli analisti sono pubblicati a scopo informativo e per un maggiore approfondimento da parte dei nostri lettori, ma non vengono considerati nella costruzione del portafoglio. La nostra selezione dei titoli si basa principalmente sul dividendo. Il giudizio medio dei broker sul titoli del portafoglio è pari a 2,9 in una scala da 1 a 5 ( 1= Strong Buy, 2=Buy, 3=Hold, 4=Moderate Sell, 5=Sell). I dieci titoli offrono in media un dividendo lordo pari a 11% annuo, con un range oscillante tra 15,4% del titolo a maggiore dividendo e 7,8% del titolo con il minore dividendo.

Movimenti di oggi per il portafoglio Top Dividend:


Nuovi acquisti: PASSA AL LIVELLO 2

Dopo queste modifiche, i dieci titoli che compongono il modello resteranno in portafoglio senza variazioni per le prossime quattro settimane, fino a martedì 7 aprile 2020, data del prossimo aggiornamento mensile.

Buone performance a tutti!
Paolo Crociato

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