mercoledì 26 febbraio 2020

Analisi storica e importanza dei dividendi - Tutti i ribassi del -3% in una sola seduta dal 1928 ad oggi a Wall Street

indice S&P500
Questa analisi prende spunto da uno studio pubblicato in questi giorni da Ploutos su Seeking Alpha. Dopo il diffondersi del coronavirus in molti paesi del mondo, abbiamo assistito in questi giorni ad un rapido ritorno della volatilità sui mercati internazionali, con la borsa Usa che ha registrato due giorni consecutivi di ribassi superiori al 3% (-3,35% lunedì 24 febbraio e -3,03% martedì 25 febbraio). Il -3,35% registrato lunedì dall'indice S&P500 è stato il peggiore risultato giornaliero degli ultimi due anni (da febbraio 2018). Dopo giorni così difficili risultano utili alcune riflessioni storiche. Quante sedute negative simili ci sono state durante tutta la storia della borsa americana? E che cosa è accaduto nelle sedute successive dopo performance negative dello stesso livello?

Partendo dall'inizio del 1928, ci sono state 23.146 sedute di borsa aperta. La performance di lunedì 24 febbraio 2020 si classifica al livello 235 tra le peggiori (235 su 23.146). Storicamente, circa il 99% di tutte le sedute dal 1928 ad oggi sono state migliori rispetto a lunedì. Complessivamente, ci sono state 326 sessioni con perdite superiori al 3%, con una percentuale dell'1,4% del totale.

Suddividendo questi dati sui 92 anni analizzati si può affermare che sedute negative del 3% si manifestano circa 3,5 volte all'anno (326 sedute / 92 anni). In realtà lo studio mostra che la volatilità tende a ripetersi maggiormente in determinati periodi storici caratterizzati da fasi recessive. Il 43% delle sedute con perdite del 3% si sono concentrate dal 1929 al 1933, mentre dal 2008 al 2009 ci sono state complessivamente 35 giornate a -3%. Dalla parte opposta, dal 1951 al 1972 ci sono state solo 4 sedute con perdite superiori al 3%. In ogni caso, l'andamento di lunedì 24/2 e martedì 25/2 sono da considerarsi eventi molto rari in prospettiva storica.

Osservando sempre la storia, il giorno successivo dopo cali del 3% o superiori il mercato è salito in media di +0,19%, con il 55% delle volte in rialzo e un forte aumento della deviazione standard rispetto alla media storica.

In sintesi, anche se piuttosto rare, queste sedute fanno parte della normalità dei cicli di mercato, specialmente dopo lunghe fasi di crescita come quella attuale quasi ininterrotta da dieci anni. In questo contesto, dal 2012 al 2014, nel 2017 e nel 2019 non si sono mai verificate sedute negative con cali giornalieri del 3% o superiori. I timori per gli impatti economici del coronavirus sono stati la scintilla correttiva per riportare il mercato a valutazioni più prudenti.

Considerando l'intero periodo da gennaio 1928 a febbraio 2020 il mercato azionario ha messo a segno una performance record pari a +18699%, senza considerare i dividendi e +578625% calcolando anche il reinvestimento dei dividendi, con un rendimento pari al 9,874% annuo composto, calcolando anche le innumerevoli sedute negative incluse e confermando le azioni a dividendo come uno degli asset più ricchi nel lungo termine (vedi grafico sotto). 


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