martedì 27 settembre 2016

Dividendo 7,6% annuo - Dieci titoli internazionali ad elevata cedola trimestrale

Dieci titoli con maxi dividendi al 7,6% annuo, a cedole trimestrali e mensili. Nel report di oggi presentiamo ai lettori il nuovo aggiornamento mensile del nostro popolare portafoglio Top Dividend, composto dai dieci titoli Usa con i dividendi più elevati, selezionati con particolari criteri di ricerca e revisione. La settimana appena trascorsa ha evidenziato forti progressi per i nostri portafogli, sulla scia del buon andamento a Wall Street, dopo la decisione di rinvio del rialzo dei tassi da parte della Fed. In particolare, ben 14 titoli del portafoglio Top Analisti hanno messo a segno incrementi superiori al 3% nelle ultime cinque sedute. Tra questi spicca il forte rialzo di Hyster Yale Materials Handling, quotato sul Nyse con simbolo HY, con una crescita di +16,5% dal venerdì precedente, dopo un upgrade da HOLD a BUY da parte di un analista e contestuali acquisti di azioni sul mercato da parte di alcuni manager della società. Fondata nel 1991 ed oltre 5000 dipendenti, questa azienda è il leader mondiale nella produzione di carrelli elevatori ad uso industriale ed è presente nel nostro portafoglio Top Analisti da marzo 2012. Nonostante il rialzo, la società presenta ancora buone prospettive di sviluppo secondo gli analisti da noi monitorati. Sulla base di queste considerazioni, manteniamo il titolo con una quota dello 0,6% del portafoglio. Dopo l'aggiornamento di martedì scorso, che includeva una dettagliata analisi dei portafogli Top Analisti ed ETF Italia, l'edizione di oggi è interamente dedicata al nostro portafoglio Top Dividend, il popolare modello che si compone dei dieci titoli quotati a Wall Street con il maggiore dividendo. Questo portafoglio, partito nel settembre di 16 anni fa, ha messo a segno una performance complessiva record, pari a +594%, contro +106,7% realizzato dall'indice S&P500 nello stesso periodo dall'indice S&P500 nello stesso periodo, confermando l'efficacia delle strategie a dividendo nel lungo termine. Top Dividend è un potente strumento che permette di beneficiare di una elevata rendita passiva, con oltre 40 incassi annui derivanti da dividendi, abbinata a potenziali capital gain di medio termine. Top Dividend è uno dei tre portafogli internazionali inclusi nel servizio online di Secondo Livello e viene elaborato utilizzando un sofisticato sistema di ricerca in grado di identificare ogni mese un ristretto gruppo di dieci società caratterizzate da dividendi periodici attestati ai massimi livelli e fondamentali a sconto rispetto al mercato. Storicamente i titoli a dividendo sono stati caratterizzati da andamenti più stabili rispetto al mercato, assicurando agli investitori una continuità di entrate durante tutti i mesi dell’anno, indipendentemente dall'andamento degli indici di borsa. Per questa ragione, gli investitori a dividendo preferiscono mantenere una strategia indirizzata al Buy and Hold. Autorevoli studi confermano l'importanza dei dividendi nel lungo termine:

50 anni di borsa - Analisi storica dei dividendi

Per analizzare l'incidenza dei dividendi sulle performance di lungo periodo, abbiamo considerato l'andamento storico dell'indice S&P500 degli ultimi 50 anni (luglio 1966 - luglio 2016), escludendo ed includendo i dividendi nel calcolo. L'indice S&P500 è uno dei più importanti, e raggruppa le 500 aziende Usa maggiormente capitalizzate. Come si evidenzia dalla tabella sotto (fonte dqydi.net), la performance storica dell'indice nel periodo è stata pari a +2.700% senza considerare i dividendi, per un tasso annuo composto pari al 6,9%. Aggiungendo al conteggio il reinvestimento dei dividendi, la performance complessiva quadruplica e passa a +12.145%, per un tasso annuo composto pari al 10,1%. In sintesi, gran parte dei guadagni in borsa negli ultimi 50 anni sono stati ottenuti dal costante reinvestimento dei dividendi.

Perchè i dividendi contano - Analisi storica Guinness Atkinson Funds

Secondo uno studio realizzato da Guinness Atkinson Funds, che prende in considerazione un periodo di 60 anni di borsa, più si allunga il mantenimento dei titoli in portafoglio e più i dividendi contano nel totale delle performance generate.

Dal 1940 al 2011, con una media di mantenimento dei titoli in portafoglio pari ad un anno, i dividendi hanno contato per il 27% della performance complessiva dell'indice S&P500. Incrementando il periodo di possesso dei titoli a tre anni, i dividendi hanno contato per il 38%, a cinque anni il 42%, a dieci anni il 48%, fino ad arrivare al 60% per periodi di investimento di 20 anni. Considerando invece l'intero periodo analizzato, dal 31 dicembre 1940 al 31 dicembre 2011, i dividendi reinvestiti costantemente hanno contato per oltre il 90% della performance complessiva. Un capitale di 100 dollari investito nel 1940 è diventato circa 174.000 dollari alla fine del 2011 con i dividendi reinvestiti, contro circa 12.000 dollari senza considerare i dividendi.